Pastificio dell’Arco

Pastificio dell'Arco

Pastificio dell'Arco

È il 1986 quando Luigi Mazzilli intraprende la sua collaborazione con il Pastificio Moriondo di Rivalta, di cui diventerà proprietario nel 1992, cambiandone il nome. Nasce così il Pastificio dell’Arco, la cui sede verrà trasferita un paio d’anni dopo in Via Fernando Bocca 36, sempre a Rivalta. Comincia così una storia di successi, di sperimentazione e di passione per la produzione di pasta fresca, a cui dà il suo prezioso e decisivo contributo anche la Signora Rosa, mamma di Luigi, che nonostante abbia superato le 80 primavere, continua ad essere un riferimento per l’affezionata clientela. 

La storia professionale di Luigi Mazzilli (Gigi, per i più) affonda le sue radici nella formazione ricevuta all’Istituto Alberghiero di Pinerolo. Sono docenti come i Professori Pautasso, Regaldo e Walter Eynard (che così profondamente ha forgiato la ristorazione della Val Pellice) ad aver posto le fondamenta della conoscenza approfondita e della tecnica, oltre alla profonda passione per la cucina di Gigi, che – dopo le prime stagioni di gavetta in Valle d’Aosta – approdò presto all’Arcadia di Torino, come commis di cucina, per poi ampliare i suoi orizzonti anche sulla cucina internazionale, con la partecipazione al Gruppo Bocuse a Lione e con l’esperienza di docenza all’Hotel Hilton di Nuova Delhi e diplomandosi anche sommelier. 

Gigi Mazzilli ama il suo territorio e ne utilizza le materie prime e le tipicità in molti dei suoi prodotti, che definisce lui stesso a Metri Zero, perché parlare di Km zero sarebbe davvero riduttivo. 

È il caso per esempio dei famosi Agnolotti tradizionali piemontesi, per cui viene utilizzata esclusivamente carne di Fassona piemontese della vicina Macelleria di Gilberto Oliva, che lavora i capi di tre cascine della zona, o del tomino di Rivalta del Caseificio Quaranta, con cui Gigi prepara un raviolo fatto a mano con crema al mais ottofile (che ha ottenuto il riconoscimento della Denominazione Comunale d’Origine, De.Co), oppure del Raviolo con il ripieno di topinambur e bagna cauda, solo per fare alcuni esempi.

La valorizzazione dei prodotti di stagione è alla base della produzione del Pastificio dell’Arco, che a seconda dei periodi propone formati diversi ed utilizza verdure dell’orto differenti, e che comprende anche prodotti a base di pesce, come ad esempio i Tortelli con gamberi, limone e timo o quelli con gamberi e ceci o con il baccalà.

Il Pastificio dell’Arco è anche Gastronomia, con un’ampia offerta di piatti  tipici della tradizione piemontese. Tra questi hanno un ruolo primario vitello tonnato, acciughe al verde ed insalata russa, ma trovano ampio spazio anche portate più ricercate come le cocotte al castelmagno (con fonduta di castelmagno, uovo in camicia, cuore di spinaci e nocciole Piemonte), gli sformatini di sedano rapa e asparagi con salsa al parmigiano reggiano, speciali preparazioni mignon (finger food) e ancora secondi piatti cotti a bassa temperatura, cartocci con filetto di branzino o gallinella alle verdure croccanti e molto altro.

Pastificio dell'arco
Pastificio dell'arco

Gigi Mazzilli

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